sabato 31 maggio 2014

Schiavi che mercificano

Ai miei occhi, un rapporto ideale con uno schiavo deve essere basato assolutamente sul rispetto verso di me come Donna. Non prenderei mai come servitore un soggetto che nella vita di tutti i giorni non rispetta al 100% le donne, perché chi non le rispetta e si propone di servire una Dea, in realtà sta solo giocando.

Ma il rispetto che un uomo ha verso una donna, in generale, lo si può anche intuire da come commenta il suo fisico. Quando vedo donne che si espongono, mostrando ogni centimetro di pelle, non giudico più di tanto loro, perché ogni donna è libera di mostrare ciò che desidera di sé, ma non posso fare a meno di giudicare gli uomini che scrivono "complimenti". Li metto tra virgolette, perché io non li definirei proprio come tali. Scrivere cosa si vorrebbe fare con il corpo di una donna, sotto la foto di questa, è un atteggiamento profondamente maschilista. La donna NON è un oggetto di piacere per l'uomo, è un essere umano, dotato di maggiore intelligenza e grazia, quindi a dirla tutta se proprio qualcuno deve mercificare qualcun'altro, lo potrebbero fare solo le donne nei confronti degli uomini.

Io personalmente non amo mostrarmi troppo, ma mi è capitato di ricevere commenti vergognosi anche sotto fotografie che ritraevano le mie scarpe. Ogni volta che leggo certe manifestazioni di eccitazione di quelle povere bestiole, mi vedo costretta a cancellare i commenti, è più forte di me. Le foto non sono di certo pubblicate per farsi passare come oggetti, da usare a piacimento. Le foto esprimono emozioni e nel mio caso esprimono potere, quello femminile. Se poi qualche esserino non lo capisce, il problema non è mio, perché la figura della larva la fa solo lui e come tale ai miei occhi vale meno della polvere.

Certi atteggiamenti me li aspetterei sicuramente da dei maschilisti, che vedono la donna solo come una bambolina da sfruttare, ma quando li riscontro in schiavi mi vergogno per loro. Non hanno capito che per servire al meglio una Dea, non bisogna mai vederla come un oggetto, ma come una creatura superiore, da rispettare in qualsiasi forma. È inevitabile che un uomo eterosessuale possa provare eccitazione nel vedere le foto di una donna attraente, ma la natura ci ha dotato di ritegno: non siamo obbligati a commentare con volgarità, perché l'interesse si può manifestare anche mantenendo il rispetto per la donna.

Ovviamente ci sono anche donne alle quali piace attirare su di sé l'attenzione e ricevere anche commenti volgari e proprio per questo motivo, chi vede la donna come un oggetto dovrebbe indirizzarsi proprio a ragazze di questo tipo, non certo a me.
Io dell'attenzione di uomini così spregevoli non me ne faccio niente, io so di essere una bella ragazza e non grazie a dei commenti banali o volgari, ma soprattutto io ho una stima di me stessa che evidentemente ad altre manca. Proprio questa autostima mi porta a non farmene niente delle larve, perché se una Dea si circonda di cose inutili, volgari e fastidiose, prima o poi perderà la sua classe e sarà un pupazzo nelle mani dell'uomo.

mercoledì 14 maggio 2014

Le seconde possibilità

Inizialmente ne davo sicuramente di più, perché dovevo capire come funzionava la dominazione praticata con sconosciuti, tramite internet. Ai primi sbagli perdonavo, con sbagli più grossi punivo, ma diciamo che la decisione estrema di abbandonare uno schiavo la prendevo solo quando avevo raggiunto il livello massimo di sopportazione.

Ora le cose sono cambiate, io sono cambiata. So quanto valgo e so che nessuno merita seconde possibilità. Il perché è chiaro. Prima di proporsi a me bisognerebbe cercare di conoscermi e questo blog ha proprio questo scopo. Se non si è in grado di servire una Dea come me, nessuno vieta di restare ad ammirare in silenzio, ma il proporsi per poi deludere è da perdenti. Gli uomini hanno già troppe possibilità con le donne comuni nella vita quotidiana, dove vengono perdonati per tradimenti e maltrattamenti e io non sono certo di questa filosofia.

Sono unica, sono diversa, non merito che il mio tempo venga sprecato da degli esseri inutili, che presi dalla voglia di dialogare con una Dea come me, mi si buttano ai piedi, pronti a farsi educare e a servirmi, quando poi non sanno neanche cosa sono l'educazione ed il rispetto.

Le promesse vanno sempre mantenute in generale, ma con una Dea ancor di più e se le promesse non si riescono a mantenere è il caso di non farle. È importantissimo capire i propri limiti e non fingere di non averli, ma è ancora più importante non prendere in giro chi ha la passione per la dominazione. Proponendosi con promesse per poi scappare è al pari di un disgraziato che rovina la tela di un artista. Ogni volta che decido di valutare un nuovo servitore ci metto passione ed impegno e cerco di capirlo, per sapere come posso trasformarlo in un uomo migliore. Se dopo due giorni il servitore si rivela già uno che sa solo parlare, io ho sprecato svariate ore e pazienza e tutto ciò non ha senso.

Ed ecco perché d'ora in avanti al primo sbaglio non perdonerò. Voglio essere servita dai migliori, voglio solo emozioni positive, che mi facciano vivere la vita in maniera più appagante. Voglio vedere sacrifici ed impegno ai massimi livelli... chi non è all'altezza può rivolgersi altrove, perché la sottoscritta è una Donna con la D maiuscola, che vuole solo migliorarsi e diventare più potente e questo potrò farlo solo circondandomi di elementi davvero validi.

giovedì 8 maggio 2014

La ricerca di una Dea


È nella natura di ogni animo sottomesso ricercare una figura dominante, che gli riordini la vita, che gli dia limiti da rispettare e delle regole che lo aiutino a migliorarsi, sia come servitore che come uomo nella vita di tutti i giorni. Quando questa figura viene a mancare, si sente sicuramente un forte vuoto nella propria esistenza, ci si sente persi e si avverte la necessità di riavere quel qualcuno che abbia la volontà di prendere sotto la sua ala il povero schiavo rimasto solo.


La ricerca dovrebbe però essere ponderata, perché non è molto furbo andare da ogni donna che si definisce Padrona e chiedere di diventare suoi. Il buttarsi da un rapporto all'altro non può fare che male, perché senza una condivisione di interessi e passioni o uno dei due si adatta, ma non vive il rapporto totalmente come vorrebbe, o è inevitabile che in poco tempo tutto venga distrutto.

Valutare attentamente i gusti e le caratteristiche di una Dea permette di capire se si avrebbe il piacere di essere sottomessi a Lei, ma permette anche di farsi un esame di coscienza e valutare se a quella Dea in particolare si potrebbe dare qualcosa di sé, in modo tale da renderla soddisfatta.

Solo quando si trova la Dea ideale è il caso di scoprire le proprie carte, farle capire quando ci si sentirebbe onorati di poterla servire e cercare di conquistarla. Questa è una cosa che manca spesso ed è un vero peccato. Nei vari social network vedo molti che mandano la stessa presentazione a tutte, che lasciano annunci, che fanno l'elenco di ciò che praticano... sembra quasi di essere ad un'asta su ebay, con merci e non persone. Schiavi o non schiavi, stiamo parlando di persone appunto ed è triste vedere quanti, pur di trovare qualcuno che li comandi, sono disposti a buttarsi nelle mani di tutte, con il rischio di ritrovarsi in una situazione peggiore rispetto a quella di solitudine.

Il consiglio che posso dare, a tutti quelli che si trovano soli e ricercano una Dea da venerare, è sicuramente quello di valutare prima di tutto se si potrebbe essere utili a lei, ma anche se si potrebbe andare d'accordo, per puntare alla creazione di relazioni durature ed appaganti. È necessario cercare di conquistare le sue attenzioni, perché spesso ci si scorda che dietro una Dea c'è una Donna e buttarsi nelle mani di tutte le donne mette in cattiva luce anche uno schiavo. Un servitore che si comporta così non fa sentire speciale la Dea che lo accetta come suo, ma la fa sentire solamente una donna che è lì per non farlo sentire solo e ciò è denigrante per una Donna.

Ricordatevi che le donne vanno sempre rispettate, ma una Dea merita il triplo delle attenzioni, perché solo lei è in grado di mettere ordine nelle vostre vite e per tal motivo a lei deve essere sempre riservato un trattamento speciale.


venerdì 2 maggio 2014

La castità forzata

Un aspetto che adoro della dominazione riguarda sicuramente la sfera sessuale dello schiavo. Può capitare di avere uno schiavo fidanzato da poco, che è particolarmente attivo, oppure di avere uno schiavo single da molto, che ormai non ricorda neanche com'è fatta una donna. In entrambi i casi, in quanto loro Padrona, so come agire per non concedergli nessuna libertà di scelta per quanto riguarda la loro sessualità.
Sono io a decidere quando possono dedicare tempo a loro stessi e al loro corpo ed il permesso va meritato, proprio perché io non traggo nessuna soddisfazione nel sapere che un mio schiavo si sta toccando, anzi, traggo molta più soddisfazione nel sapere che non lo sta facendo perché gliel'ho imposto io.

Entrare in una sfera così intima e personale di un servitore non è facile e non tutti sono subito pronti a mettere da parte il proprio istinto, per far spazio alle volontà della Padrona. La sessualità dello schiavo va esplorata con cura e deve esserci una base di fiducia, per permettergli di aprirsi e confidarsi su questo aspetto della sua vita. Con alcuni serve tempo, pazienza e possono esserci sbagli, ma con l'impegno da parte di entrambi, la castità è una pratica che può dare sicuramente più completezza al rapporto di dominazione.

Il percorso verso la totale sottomissione ad una Dea è lungo e può risultare faticoso ed io mi sento molto appagata quando un mio schiavo si adegua alle mie volontà e si mantiene casto anche per lunghi periodi, con non pochi sforzi e sono proprio questi sforzi a farmi capire che uno schiavo si sta impegnando e che soprattutto comprende l'onore che gli ho dato, permettendogli di servirmi.